Nell’era della comunicazione e della condivisione continua di informazioni anche molto dettagliate sulle nostre attività quotidiane, i nostri gusti e le nostre abitudini, è importante avere consapevolezza dei dati che forniamo su di noi mentre navighiamo sul web, poiché dall’altra parte dello schermo questi dati vengono tracciati, monitorati e utilizzati a fini statistici, pubblicitari e soprattutto di remarketing.

I cookie, questi sconosciuti

La prima cosa che c’è da sapere su come i dati relativi alla nostra attività online vengono immagazzinati è che la maggior parte dei siti web, non appena visualizzati, inseriscono nel nostro browser uno o più cookie, piccole stringhe di testo che permetteranno ai gestori del sito di riconoscerci durante le nostre prossime visite, o raggiungerci con iniziative pubblicitarie e di marketing anche successivamente, entro un periodo di tempo prestabilito (scadenza del cookie). La legge prevede che l’utente debba accettare esplicitamente o implicitamente (es.: continuando la navigazione) l’inserimento di cookie nel proprio browser, ecco spiegati i messaggi che vediamo apparire brevemente la prima volta che visitiamo un sito:

cookie law

Monitoraggio di un sito web

Al tempo stesso, sulla maggior parte dei siti web sono presenti degli script di tracciamento, i più noti dei quali sono Google analytics e il Pixel di monitoraggio di Facebook: si tratta di blocchi di codice che possono essere inseriti dai gestori di un sito internet per tracciare i movimenti di ogni visitatore su tutte o alcune delle pagine web che lo compongono, scoprendo così i comportamenti più interessanti dal punto di vista dell’azienda, associazione o brand e potendo adattare le strategie di comunicazione in base ad essi.

Ogni campagna di comunicazione che si rispetti indirizza infatti chi clicca sull’annuncio (oppure effettua una ricerca online) verso una pagina specifica del sito (detta landing page o pagina di destinazione), dedicata a raccogliere i visitatori che hanno mostrato interesse per quel determinato prodotto, servizio o offerta. Possono esistere tante pagine di destinazione quante sono le offerte di un’azienda, ma soprattutto è possibile creare più landing pages per una stessa offerta, per scoprire quale riscuota maggior successo. Questa pratica è nota come A/B testing, una tecnica che permette di ottenere dal monitoraggio del proprio sito i risultati migliori, scoprendo se i clienti che effettuano ordini, acquisti o si iscrivono a una newsletter lo hanno fatto dopo aver visualizzato una certa landing page piuttosto che un’altra.
Naturalmente il monitoraggio permette di raccogliere dati aggregati (anonimi, per ragioni di privacy) su un’infinità di altri aspetti: dal numero di visite globali a quello degli utenti singoli che hanno raggiunto il sito in un determinato periodo; dalla durata media delle visite al tasso di conversione (numero di azioni effettuate / numero di visitatori * 100).

Attività di Remarketing

Ma allora cos’è il Remarketing? In realtà è piuttosto semplice da capire, utilizzando un esempio.
Vi è mai capitato, navigando su internet, di veder comparire (anche apparentemente fuori contesto) un prodotto che avevate visto oppure ricercato alcuni giorni prima? Proprio quel paio di scarpe da corsa che avevate cercato su un sito di articoli sportivi senza poi completare l’acquisto perché, infondo, stavate solo dando un’occhiata…

Remarketing

Le statistiche parlano chiaro: oltre il 90% degli utenti che acquistano online non lo fa al primo colpo, ma dopo essere tornato sul sito che vende il prodotto dalle 2 alle 4 volte. E qui entra in gioco il Remarketing: il negoziante che vende quel prodotto (il vostro paio di scarpe da corsa preferite!) sta investendo denaro in una campagna di remarketing online, per fare in modo che tutti i visitatori che hanno visionato i suoi prodotti (e nel cui browser è stato rilasciato un cookie, permettendo così di raggiungerli) vedano durante i giorni successivi che il prodotto è ancora lì, pronto per essere acquistato… Magari con uno sconto speciale riservato a loro.

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