Voice Search: se ne parla da un po’, ormai, ed è la nuova “frontiera” della Seo. Il linguaggio naturale sarà al centro delle query sui motori di ricerca e già i colossi del digital stanno investendo proprio nella ricerca vocale.

I dispositivi della vocal search.

Google Home di Alphabet, Siri su Apple, Cortana su Microsoft e Alexa su Amazon dimostrano come sta cambiando il comportamento degli utenti della rete che, invece di cercare informazioni scrivendo, preferiscono dettarlo agli assistenti vocali. La vocal search diventa così sempre più popolare ed utilizzata: prenotare un tavolo al ristorante, ricercare un negozio, acquistare un prodotto o ascoltare musica ormai avvengono con una semplice ricerca vocale.
Il nuovo dispositivo Echo di Amazon, ad esempio, presenta un microfono sempre attivo e, quando gli viene detto qualcosa, attraverso sistemi di riconoscimento vocale, Echo trascrive e manda una stringa della richiesta ai server Amazon.

La Seo con le ricerche vocali: l’adattamento di Google.

Un cambio epocale, che sta modificando anche il modo di fare Seo, sempre più improntata alle ricerche vocali e quindi ad un linguaggio e a una semantica “più colloquiale” ed immediata rispetto a quella che prevede la scrittura e soprattutto con ricerche anche “più complesse”, key phrase più lunghe e dettagliate.
Con l’utilizzo sempre più diffuso – soprattutto in molti Paesi europei – della vocal search, Google sta modificando e migliorando la sua capacità di trascrizione delle ricerche vocali, adattandosi al cambiamento in atto già da un po’.

Una delle prime cose che sta accadendo e che è degna di attenzione è che le frasi chiave non sono più costituite da “parole chiave mozzate”, ma si compongono di parole che sono molto vicine al linguaggio naturale. Il motore di ricerca, infatti, riesce a “capire” questo linguaggio “più complesso”, più composto, più simile a quello parlato.
Oggi molte aziende sono impegnate a capire se e quanto il loro cliente utilizza la ricerca vocale nei percorsi di acquisto di prodotti e servizi e questo potrebbe ridurre il numero di ricerche che passeranno da Google per termini di Brand legati a operazioni semplici.

Cosa farà d’ora in poi un Seo Specialist

Un Seo specialist, d’ora in poi, non lavorerà più su una singola parola chiave, ma sulla profilazione di cluster di Personas associati a sezioni del sito. Aumenterà il gap tra i siti ottimizzati correttamente e gli altri. Strategie curate e mirate di content marketing saranno alla base della buona riuscita di un’attività Seo.
Importante sarà integrare la Seo con Web Analytics, l’attività di content con quella di SEM, Display e Remarketing.

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